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Vivere a Barcellona: le abitudini dei Catalani

Se stai pensando di andare a vivere a Barcellona, ci sono alcune cose che sicuramente non conosci e che ti potrebbero essere utili per organizzare le tue giornate al meglio e magari scoprire che le abitudini dei catalani fanno anche per te!

Arco di Trionfo Barcellona
Arco di Trionfo Barcellona

I supermercati

La prima cosa da sapere se si decide di andare a vivere a Barcellona è che in città i supermercati rimangono chiusi la domenica; è quindi bene fare la spesa con un certo anticipo in previsione di questa chiusura, specialmente se si vuole organizzare un pranzo con amici o famigliari durante il week-end. In ogni caso, per tutte le emergenze si può sempre contare sui mini-market gestiti da Pakistani (chiamati più comunemente "paki"): qui si può trovare di tutto, dai generi alimentari ai prodotti di pulizia personale e della casa, con prezzi di poco superiori a quelli di un supermercato. Inoltre alcuni "paki" rimangono aperti anche h 24 e solo gli alcolici non vengono più venduti dopo la mezzanotte. Ad eccezione dei supermercati pakistani, normalmente i commessi dei supermercati spagnoli (a Barcellona i più famosi sono il Dia%, il Mercadona, il Caprabo, il Consum - oltre al tedesco Lidl) spesso si rivolgono ai clienti in catalano, anche quando si parla con loro usando il castellano. Questo accade specialmente nei quartieri più lontani dal centro, dove le tradizioni sono più forti e i turisti meno frequenti. Per maggiori info leggi l'articolo dedicato alle differenze e curiosità della lingua spagnola.

I prodotti venduti nei supermercati a Barcellona

Per quanto riguarda i prodotti venduti nei supermercati, per un italiano che vive a Barcellona sarà facile continuare a consumare i piatti che è abituato a cucinare in Italia, semplicemente

 con un po' di spirito di adattamento. La pasta, infatti, viene tranquillamente venduta in tutti i supermercati catalani, solo che la varietà è unica: esiste solo la marca Barilla e la "sottomarca" specifica del supermercato in questione (sconsigliata se si vuole cucinare pasta al dente). Anche preparare la pizza non sarà difficile: nei negozi alimentari catalani si può comprare la farina di tutti i tipi e addirittura la mozzarella e il gorgonzola (come prima, solo di un tipo). Una curiosità? I prodotti locali, come la frutta e la verdura, in Spagna sono freschissimi e la loro varietà è davvero ampia, ad eccezione dell'ortaggio del finocchio che è difficile da trovare! In compenso la frutta più esotica è presente con maggiore frequenza ed è anche molto più economica che in Italia. Infine, vi sono ortaggi tipici di una determinata stagione come i "moniatos" che si trovano in autunno (si tratta di patate dolci molto gustose, simili a quelle americane ma dal sapore diverso) e i "calçots" (lunghe cipolle che si cucinano sulla brace in primavera e si consumano in famiglia, accompagnati da una salsa piccante).

Il banco degli ortaggi in un supermercato a Barcellona
Il banco degli ortaggi in un supermercato a Barcellona

Le case di Barcellona

Se cerchi casa a Barcellona è importante sapere che non tutte le abitazioni dispongono di un impianto di riscaldamento, ma che molte si servono di piccole "stufe mobili" alimentate con grandi bombole a gas di colore arancione. Tali bombole vengono vendute direttamente in strada, trasportate su piccoli furgoni che la mattina (specialmente il sabato) girano per le strade di Barcellona, guidate da venditori che per attirare l'attenzione li percuotono ripetutamente fino a che qualcuno non si affaccia alla finestra per avvisare che scenderà ad acquistarne una ... un'abitudine davvero fuori dal tempo!

Le bombole del gas di scorta vengono normalmente tenute sul balcone
Le bombole del gas di scorta vengono normalmente tenute sul balcone

Un'altra particolarità delle case di Barcellona, in particolare degli appartamenti ("pisos"), è che sui campanelli non è presente il cognome della famiglia che vive in un determinato piano, se non il piano stesso seguito da un numero che identifica idealmente la porta giusta. Il piano terra non esiste e al suo posto vi è il cosiddetto "Entresuelo", ovvero un piano rialzato a metà tra quello dell'ingresso e il primo. Quest'ultimo, inoltre, non si chiamerà primo ma "Principal" e poi si segue con "Segundo", "Tercero" e così via. Come spiegare questa strana abitudine? Probabilmente con il fatto che l'andirivieni di persone che vivono un periodo della loro vita a Barcellona, che sia per motivi di lavoro o di studio, è davvero impressionante e sarebbe forse complicato, ogni volta che cambia l'inquilino, cambiare anche la targhetta del campanello.

Un'altra curiosità legata alla disposizione delle abitazioni a Barcellona riguarda i numeri civici delle case. Le vie della città possono essere davvero lunghe e per questo motivo non si darà mai un'indicazione comunicando solo il nome della via e il numero civico, bensì anche il nome della strada più vicina che incrocia la via in questione, per dare una indicazione più precisa sull'altezza della strada a cui ci si dovrà recare.

A che ora si mangia a Barcellona?

Le abitudini dei catalani riguardo ai pasti seguono generalmente quelli della Spagna: l'orario dei pasti rispetto a quello italiano è spostato di circa un'ora in avanti. Come da noi, anche nella Penisola Iberica più si va a sud e più gli orari dei pasti si "allungano", fino ad arrivare alla regione dell'Andalusia in cui le famiglie cenano tranquillamente alle 23 di sera. Una famiglia catalana di Barcellona cena normalmente tra le 21 e le 22:30, mentre nel fine settimana si cena più tardi. La colazione e il pranzo, durante la settimana, sono più allineati ai nostri orari (per esempio si beve un caffè con un "bocadillo" alle 8 e si pranza intorno alle 13) ma poi si fa sempre merenda intorno alle 17 del pomeriggio per interrompere il digiuno fino alla sera tardi, quando finalmente si consumerà la cena. Esiste proprio un verbo apposito per indicare questo momento della giornata: "merendar".

I tradizionali calçots della domenica in primavera
I tradizionali calçots della domenica in primavera

Per quanto riguarda i ristoranti, in centro e nei posti più turistici rimangono aperti ad ogni ora, mentre in tutti gli altri sarà difficile entrare per cenare prima delle 20 di sera ... li si troverà chiusi! Inoltre una bellissima abitudine della domenica, importata dall'America, è quella di fare un "brunch", ovvero un'abbondante colazione molto vicina a un pranzo, che si svolge intorno alle 11 o mezzogiorno. Infine, un'ultima curiosità che riguarda la vita lavorativa a Barcellona: una prassi molto comune, specialmente delle grandi aziende, è quella di adottare la formula del "venerdì corto" e cioè si lavora dalle 9 alle 15 facendo orario continuato senza pausa pranzo, con la possibilità però di godersi in anticipo il meritato week-end!

Se vuoi seguire i consigli di un esperto e godere delle abitudini culinarie dei catalani, leggi l'articolo sui migliori posti dove fare colazione a Barcellona e anche quelli sui migliori ristoranti e locali che preparano buonissimi panini e tapas in città.

 
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